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Print now  Ski sail 2023

Quando: crociere e combinazioni base a terra e mare di 7 giorni e 8 notti. La stagione 2023 inizia il 13 marzo con partenze ogni 8 giorni, quindi 21 e 29 marzo, 6, 14 e 22 aprile.
Aeroporto: Tromso
Dove:  isole del nord Troms tra Senja e Loppa, centinaia di chilometri di costa, isole e catene montuose uniche al mondo.
Meteo: classico meteo nordatlantico a forte variabilità, con perturbazioni brevi e frequenti. Temperature a livello del mare comprese tra i –8 e i 5  gradi di inverno .
Aurora Borealis: la zona di Nordlight, aperta a nord e lontana da qualsiasi fonte luminosa, offre condizioni ottimali per ammirare l’Aurora Boreale. Il periodo di visibilità inizia a settembre e termina ad aprile.
Barca: Swan 44, design Sparkman & Stephens, max 4 passeggeri.
Prezzi
Self catering: 1000 euro più MVA 12% per persona 7 giorni/8 notti.
All inclusive con servizio cucina: 1500 più MVA12%.

Skisailing significa navigare tra le montagne, possibilmente a vela, prendendosi il gusto di guardarsi intorno per scegliere la vetta perfetta per i nostri gusti, le nostre possibilità tecniche e la nostra personale predisposizione all’adrenalina. Scelta la montagna si scende a terra, normalmente utilizzando qualche moletto di cui la costa norvegese è piena, si mettono sci e pelli, e si parte. Ogni giorno un porto diverso, un canale diverso, una montagna diversa. La dove le auto non possono arrivare.
Le nostre spedizioni di sci vela in Norvegia cercano di evitare le popolari zone delle Lyngen Alps per concentrarsi su isole più piccole e
isolate. Veleggiamo tra le Lyngen e Vannoya, Kagen, Arnoya e la spettacolare Senja. Tutte queste isole offrono piccoli porticcioli oltre a trasporto locale utile a organizzare risalite e traversate innovative.
E’ bene notare che la guida è scritta da un vero neofita dello scialpinismo, ed il suo obbiettivo è invece quello di avvicinare gli scialpinisti al mare

L’angolo nordovest della Norvegia è incoronato da decine di isole, alcune grandi, come Senja, altre più piccole ma non meno spettacolari. Gigantesche sentinelle dalle pareti estreme, tanto care a Kilian Jornet che qui si diverte a correre sulle creste come se galleggiasse nell’infinito, le montagne si travestono da penisole e promontori dalla verticalità di mitologiche assonanze nordiche, che galleggiano su un oceano scuro, ora nero, ora bianco, ora blu intenso. Agli altrove con simili contrasti tra oceano e montagna, come la Patagonia e l’Alaska, questo angolo di Norvegia offre l’annullamento della distanza. Mentre il passaggio dalla barca alla vetta è ostacolato in Patagonia da un clima atroce e in Alaska da distanze disumane, qui le montagne precipitano in mare in modo che ogni porto diventa un rifugio alpino.
Per una panoramica molto completa delle montagne ideali per lo scialpinismo in genere, molte delle quali accessibili dalla barca, si consiglia questo sito web
http://kugo.no/2014/02/vinterturer/
Essenziale sul posto la stupenda app ufficiale norvegese, Varsom-Regobs, per la cartografia e il pericolo valanghe.
Dopo quattro anni passati a scoprire le montagne e navigare le acque di questo spettacolare angolo di mondo, abbiamo deciso di creare una vera e propria base per viaggiatori e sciatori. Dopo lunghe ricerche la scelta è caduta sull’isola di Vannoya, di suo una meta splendida per lo scialpinismo, ma altresì situata vicino ad Arnoya e Kagen, due isole che combinano vette mozzafiato, varie possibilità di traversata e una vista impagabile. Le nostre settimane di skisail saranno quindi organizzate tra la base di Vannoya e le spedizioni di uno o più giorni in barca per ottimizzare al meglio il tempo passato quassù, privilegiando la barca nelle giornate più miti e il nostro rifugio sull’isola nelle giornate più difficili.

C’è una sola linea di autobus a Vannoya, e congiunge gli unici due paesi dell’isola. Ci eravamo affezionati allo storico e malconcio molo di Vannvag, con i suoi pilastri secolari e i suoi pescatori scorbutici ma che ormai ci avevano adottati, quindi decidemmo di andare a fare un giro sul Vanntinden (1031m) usando l’autobus invece della barca. Il molo è a disposizione di chiunque tranne il venerdi alle 1730 quando arriva l’unico traghetto della settimana quindi lasciammo la barca e alle 8 e zero uno ci presentammo alla fermata dell’autobus, che di solito fa anche da posta, bar, market, e in generale centro della vita locale. L’autista ci fece cenno di aspettare un attimo che finiva il caffè. Poi salì sul bus modernissimo, lo mise in moto, aprì le porte centrali e ci fece salire da lì, palesemente regalandoci la corsa. Durante il viaggio ci disse a che ora si sarebbe fatto trovare alla fermata per il Vanntinden. La vetta era immersa nelle nubi, ma fu una bellissima discesa tra rocce e creste con la vista sulle Lyngen Alps, magari un po’ tardi nella stagione. C’è anche un piccolo rifugio sul sentiero per la cima, e sul tavolo trovammo una Nastro Azzurro, e non potemmo esimerci dal lasciarla li. Fu poi speciale scendere con gli sci fino a una delle più belle spiagge della Norvegia ed aspettare l’autobus che, puntuale e deserto come sempre, ci aprì le porte centrali e ci portò direttamente alla barca.
Fu così che lasciai il cuore a Vannoya e ci tornai negli anni successivi per cercare una base, e nell’aprile del 2021, grazie a un davvero fortunato insieme di eventi imprevisti, scoprii la penisola e le case che sarebbero diventate Nordlight. In meno di 10 minuti d’auto su strade bianche si arriva ai piedi del Peppartinden (908m ) e del Vannkysta (938m) che sembra emergere direttamente dal porto di Vannvag. E’ una delle vette favorite dei velisti e sciatori norvegesi che non amano la folla. Con una pellata facile e panoramica si raggiunge la cresta che si segue per evitare una zona poco stabile sotto la vetta, che è piatta e circondata da orridi verticali su tre lati ed una serie di creste che si spingono verso sudest. La vista dell’oceano e delle isole è probabilmente la migliore della Norvegia con l’esclusione di Senja, un 360 che spazia dall’Atlantico alle Lyngen alps, dalle isole più selvagge a nord a quelle più morbide a sud. Lo sciatore più coraggioso avrà a disposizione diversi canalini azzardati, mentre il poeta potrà perdersi tra le vallate che separano Vannkysta da Vanntinden e il Peppartinden. Un vero paradiso per i ciaspolatori, i sognatori e i solitari.
Nella stagione 2022 Nordlight ha ospitato sciatori da ogni dove e insieme abbiamo iniziato ad esplorare alcune delle possibili vie e discese che l’isola offre, alcune ora tracciate su Fatmap. Si sono rivelate particolarmente spettacolari la traversata del Vanntindan, i canalini sopra il lago gelato di Svartvann e le viste dalla grande cresta del Saudalsfjellet. Nel suo complesso l’isola da sola offre di che divertirsi per giorni e giorni in completa solitudine perchè Nordlight è l’unica base in loco. Qualche barca ogni tanto arriva a Vannvag e quindi il Vannkysta rischia di essere invaso da ben 7, 8 sciatori.

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