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Print now  Lights, whales and sails

Lights, whales and sails offre un cocktail diverso ogni giorno, bilanciando ozio e azione tra le finestre, le montagne, la navigazione in oceano, le letture in biblioteca, la luce delle aurore, il suono del vento, il profumo del mare, le camminate sulla tundra, l’esplorazione delle montagne dell’isola, le prime nevi, la notte polare, il calore del camino, il profumo delle lasagne, la comodità della chaise longue.

Quando: crociere e combinazioni base a terra e mare di 7 giorni e 8 notti. La stagione 2022 inizia il 13 ottobre con partenze ogni 8 giorni
Aeroporto: Tromso
Dove:  base Nordlight a Vannoya e isole del nord Troms, centinaia di chilometri di costa, isole e catene montuose uniche al mondo.
Meteo: classico meteo nordatlantico a forte variabilità, con perturbazioni brevi e frequenti. Temperature a livello del mare comprese tra i –2 e i 5 gradi.
Aurora Borealis: la zona di Nordlight, aperta a nord e lontana da qualsiasi fonte luminosa, offre condizioni ottimali per ammirare l’Aurora Boreale. Il periodo di visibilità inizia a settembre e termina ad aprile.
Barca: Swan 44, design Sparkman & Stephens, max 4 passeggeri.
Prezzi
Self catering: 1000 euro più MVA 12% per persona 7 giorni/8 notti.
All inclusive con servizio cucina: 1500 più MVA12%.

Per la luce il tempo non esiste, eppure per noi non esisterebbe il tempo senza luce. Ed è il nostro occhio a far esistere l’uno e l’altra. Viaggiando verso nord il sole si abbassa sempre di più sull’orizzonte, iniziando a girare intorno a noi sopra l’orizzonte durante l’estate, o sotto durante l’inverno. E quindi, a pensarci bene, vicino al Circolo Polare non è mai giorno, ma sempre solo alba o tramonto, con fiammate di luce e testardaggine di buio intorno ai solstizi. Un crepuscolo senza tempo. E’ la luce che fa del nord un mondo a parte, dove tutto rallenta come il calar del sole, o esplode di vita al sole di mezzanotte, passeggiando allegramente tra tavolozze di rosa e indaco, arcobaleni e piovaschi, groppi e brezze marine.
Nell’anno polare ci sono un giorno, una notte e due crepuscoli, e tutti durano tre mesi. Non c’è da stupirsi che il tempo scorra in maniera differente, meno sensibile al giorno del calendario e molto di più alle bizze delle nuvole e del vento, e sono quelle a scandire le giornate. 11 agosto, isola di Vanna, alle tre del pomeriggio il vento scorre a 120 chilometri orari sui tetti delle case, portando con se cascate orizzontali di acqua, nella impressionante luce della tempesta ora diluita nel grigio ora contrastata tra bianchi e neri. Tutti in casa dormoni sonni che sostenevano impossibili a pranzo, realizzando lentamente che ‘fare’ è diverso da ‘essere’. 15 marzo, isola di Kagen, alle 3 del pomeriggio è già iniziato il tramonto e il cielo è porpora verso ovest, indaco a nord e blu intenso a est. La temperatura è molto sotto lo zero, e non c’è un filo di vento sul colle che divide le due vette principali dell’isola, alto sopra il mare di Barents.
Funziona come un grande filatoio, con la lunghezza delle giornate che prepara il suo arcobaleno di colori, e le bizze della meteorologia che allineano la loro batteria di chiariscuri, e mano a mano che il tempo e il vento srotolano dai vari gomitoli RGB e BW quei fili che il destino ha scelto per quella determinata ora per quel determinato giorno, il cangiante filato di colore scenderà lungo le righe del calendario, perfettamente indifferente a qualsiasi parola, programma o piano avremmo voluto scrivere noi per quel giorno e quell’ora.

E allora, caro viaggiatore, dovrai lasciarti trasportare da questo strano calendario senza giorni e senza stagioni, conscio che non potrai pianificare la settimana successiva come fai a Milano o Parigi. Certo traghetti, aerei e auto, tranne una manciata di giorni particolarmente orribili, potranno muoversi con le loro precise tabelle, ma a te non sarà mai dato sapere se potrai sciare i pendii della montagna che sognavi da mesi, circumnavigare l’isola eppur così vicina davanti al tuo porto, passeggiare lungo una vallata che ti aveva affascinato, o anche solo andare a pescare. Magari potrai sorprenderti al fatto che lo puoi fare a luglio a mezzanotte, invece che dopo pranzo, e che non è impossibile intravedere appassionati di montagna che sciano con le torce nella flebile luce dell’Epifania.
E tornerai a scoprire, nelle giornate di tempesta, il fascino del camino acceso tra quattro pareti di travi di legno, una pelle di renna, un libro, e il sibilo del vento. Capirai che il tempo si allunga quando scorre lento, e potrai comunque riappropriarti di spazi che pensavi non esistessero.

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